Panzironi e la protezione vaccinale: “Premier informato male? Anche i cittadini, ciò mi preoccupa”

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Virus, anomalie e rimedi. Panzironi, noto imprenditore, espone il suo punto di vista su fatti, pensieri ed opioni espresse da alcuni dei principali protagonisti in questo periodo di pandemia legato alla gestione di più aspetti. 

CRISANTI – Intervenuto su Rete 4, Andrea Crisanti espone il suo punto di vista sui vaccini e sulla loro efficacia di protezione: “La Sperimentazione è stata progettata non per misurare la capacità di proteggere dalla trasmissione, ma per misurare la capacità del vaccino per misurare la protezione dalle complicazioni gravi. Garanzia di mancato contagio? Il presidente del consiglio è stato probabilmente informato male”. 

Interviene Panzironi: “La cosa preoccupante è che la cattiva informazione ha riguardato tutto il paese. Questo vaccino ha dimostrato tutti i suoi limiti, ma quando il governo decide di renderlo addirittura necessario tutto cambia. A cosa si riferisce l’efficacia dei vaccini? In base a che cosa? La quantità di anticorpi che produce il nostro corpo non indica efficacia del vaccino o nei confronti del virus”. 

 BROCCOLO E ADE – In tv ha inoltre svelato un dato inusuale anche il virologo Broccolo dell’Università Bicocca di Milano. Lo ha fatto nel corso della trasmissione DiMartedì, su La7: “Questo dato è passato inosservato, sono dei report dell’Iss ed emerge questo dato piuttosto bizzarro: nella fascia 12-39 anni c’è rischio maggiore di ospedalizzazione di chi ha booster rispetto a chi ne ha soltanto due di dosi. La spiegazione, per quanto mi riguarda, potrebbe essere che chi si sente boosterizzato si protegge meno ed abbassa la sua attenzione, senza stare attento al distanziamento. Spesso ricevo richieste di togliermi la mascherina. E poi c’è la spiegazione biologica. Il fenomeno ADE e’ un’ipotesi. Il vaccino evoca anticorpi che non neutralizzano il virus. Omicron è un virus diverso da quello nativo. Il virus non viene bloccato, ma traghettato. Questa dovrebbe essere una spiegazione biologica”. Infatti ogni 100mila persone tra i 12 ed i 39 anni in ospedale ce ne sono 23 con seconda dose da meno di 120 giorni e 28 con dose booster. 

Così Panzironi: “ADE? Immaginiamo il virus, come un effetto calamita. Se questi anticorpi vanno a legarsi al gancio, viene impedito al virus sostanzialmente di entrare. Poi succede che se gli anticorpi sono meno efficaci allora si attaccano da tutte le parti. Quando riempiamo il nostro corpo di anticorpi che non sono abbastanza efficaci c’è il rischio di esacerbare la risposta immunitaria innata”.

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