Aiuta a mantenere il cervello in forma e può prevenire, con il trascorrere degli anni, problemi neurologici come la demenza senile, avere nella vita una occupazione, un lavoro o anche un passatempo che tenga la mente impegnata.
Gli studiosi dell’University College di Londra, in Gran Bretagna hanno condotto in merito uno studio che è poi stato pubblicato sulle riviste scientifiche. Sono state esaminati i dati relativi alle occupazioni e alla salute della mente di ben centomila persone sia uomini sia donne per un lasso di tempo di venti anni.
La ricerca ha portato a scoprire che, chi nella vita svolgeva lavori intellettualmente stimolanti o passatempi coinvolgenti, aveva meno rischi, raggiunta l’età della pensione, di essere colpito da malattie neurologiche, come demenza e Alzheimer. Queste persone avrebbero sviluppato, infatti, in media, problemi di memoria due anni dopo i loro coetanei che non avevano avuto occupazioni impegnative con la mente. I casi poi di demenza, sempre secondo questo studio, risultavano nettamente inferiori.
Ma non è tutto. Secondo i ricercatori alcune sostanze presenti nel sangue sono direttamente collegate alla perdita della memoria. Gli scienziati, dopo una serie di test ed analisi, hanno scoperto che nelle persone mentalmente attive queste sostanze non ci sono.
Considerando che l’età della pensione si è notevolmente innalzata, molte persone anche non più giovani continuano ad avere la mente impegnata. Per chi può godersi il meritato riposo, non resta che consigliare un hobby coinvolgente ed appassionante.
Paola Copertino