Fino a qualche anno fa ci hanno detto che serve rigore e quindi abbiamo visto tasse sempre più elevate, ospedali chiusi, spesa pubblica e pensioni tagliate senza pietà, pur se con spargimento di lacrime ministeriali. Noi abbiamo detto che era errato ma nessuno ci ha filato.
Dopo un po’ di suicidi e di fallimenti aziendali oltre che elezioni perse… sempre gli stessi ci dicono che per via della pandemia serve spendere e spandere senza ridurre le tasse; il vento è cambiato e quindi da allora il livello del debito pubblico ogni mese polverizza ogni record; tra facciate da ripulire, elettrodomestici da cambiare e redditi di cittadinanza si spende e spande senza nessuna speranza di controllare i conti pubblici.
Prima ci dicevano che siamo tutti amici: insediare una impresa a Bari o a Pechino in fondo è uguale! e se la maggiore banca italiana diviene francese che fa? Anzi: aboliamo le frontiere e i dazi e se qualcuno, sovranista, asserisce che si devono fare i propri interessi viene tacciato di ignoranza e ogni altro epiteto possibile. È il regno incontrastabile del mondialismo in nome del quale migrazioni bibliche da un continente all’altro di poveracci o di faraonici capitali hanno la stessa dignità.
Dopo un pò cambiano nuovamente e ci dicono che non possiamo commerciare con questo o quel ex amico per ragioni non molto chiare ma si deve smettere anche di acquistare gas e petrolio…ma non ne stiamo costruendo una mezza dozzine di nuovi? Contrordine! E il mondialismo? Quisquiglie! e anche le imprese fanno retromarcia e tornano a casa.
Non si tratta di temi lievi ma delle architravi delle linee e concezioni-base della politica e quindi dello stesso stile di vita di una collettività; pure l’inversione di idea non solo è stata totale e repentina ma è stata espressa sempre dagli stessi che pur non confortati dal consenso elettorale hanno ritenuto, con maneggi di Palazzo, di poter fare e sfare liberamente. Schizofrenia politica? Forse solo ignoranza ma certamente una delle due volte hanno sbagliato e sicuramente in entrambi i casi non sono stati all’altezza della situazione. E se l’abolizione delle frontiere e il rigore sono stati semplici abbagli allora l’euro che è poggiato su di essi è anch’esso una cantonata solenne? La gente non fa ragionamenti complessi e semplicemente conferma la propria totale sfiducia nei frequentatori dei Palazzi accreditando sempre di più complottisti e terrapiattisti. Ma loro se ne fregano e ne ridono, tanto sono certi che nessuno possa fermarli.
Noi eravamo e siamo fortemente critici verso il rigore scriteriato; lo siamo anche verso il mondialismo scriteriato; come anche contro l’indebitamento scriteriato. Siamo semplicemente contro le scelte prive di criterio e di una idea sottostante; come quasi tutte quelle effettuate negli ultimi decenni.
A ben guardare sembra che si facciano le scelte per compiacere altri potenti che sono totalmente scevri da ogni interesse nazionale, come fossero apolidi, che spingono per una direzione o un’altra senza dipendere dal consenso interno e senza mai apparire. Sembra che le Istituzioni siano semplicemente manovrate dal di fuori in ogni settore economico, sociale, culturale e mediatico.
Per noi in ogni caso la classe politica responsabile di questo comportamento e tutti coloro che direttamente o indirettamente ne sono corresponsabili, almeno per decenza, devono sparire dai nostri orizzonti; prima che, da pacifisti senza se e senza ma, quali si sono professati da decenni, non gli venga il desiderio di mandarci in guerra.
CANIO TRIONE