Matera, grande mostra per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini

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“Una raffinata Mostra d’arte e fotografia e un
ricco calendario di eventi culturali in una location semplicemente UNICA : gli
ipogei Motta”. E’ quanto scrivono Marina Sonzini e Edoardo Delle Donne ideatrice
e curatore dell’evento  pasoliniano.

Manifestazione sostenuta dal Circolo La Scaletta che da decenni
promuove e organizza mostre d’arte nella città dei Sassi.

Il nucleo centrale della mostra –inaugurazione
il 1° giugno 2022 alle ore 19 e chiusura il 5 luglio 2022—è stato concepito
come un percorso parallelo : da un lato l’indagine artistica sul senso del
sacro che Pasolini compie come cineasta approdando al “ cinema poesia” e
girando a Matera nel 1964 la parte più consistente del “Il Vangelo secondo
Matteo”, dall’altro l’analogo percorso del fotografo Danilo Mauro Malatesta che
nel 2017 realizza la sua prima ambrotipia di soggetto sacro, la Sindrome di Vetro,
esposta al Museo della Sindone di Torino, e successivamente scatta De Seconda
Pietate, le Scheggie Mistiche e il Sacro Atelier.

Intorno a questo nucleo centrale di opere(Pasolini
a Matera è raccontato attraverso le storiche, iconiche fotografie di Domenico
Notarangelo, che ancora oggi girano il mondo grazie alla passioni dei suoi
figli), si estende “la parte della mostra che racconta il Pasolini uomo e
intellettuale in costante ricerca”.

Quindi le opere iper-realistiche di David
Parenti in un ciclo denominato “Pasolini: Per Pura Passione” e i disegni di Francesco
Tonarini che, dopo i ritratti della mostra romana, ha realizzato appositamente
per Matera 20 tavole dal titolo “ Il mio Pasolini” attraverso  “le quali racconta tutta la vicenda artistica
e umana di questo gigante della cultura italiana”.

Gli ipogei Motta, che all’interno conservano
intatte la macina di un mulino e un palmento, diventano pertanto il luogo
simbolico dove raccontare la parabola del Vangelo secondo Matteo : quella di un
Cristo fattosi uomo, che dona all’umanità il corpo e il sangue del suo
sacrificio. La mostra parte dal racconto del Cristo pasoliniano e della sua
Gerusalemme tra i Rioni Sassi, per arrivare alla moderna visione di Malatesta
che dopo la Sindone—ultimo
segno tangibile del passaggio terreno di Gesù—lo mostra risorto, recante in
braccio una donna, che rappresenta al tempo stesso sua Madre e l’umanità, a
cui  “consegna il suo Vangelo più
profondo : quello dell’amore e del perdono”.

Interverranno, ad accompagnare i visitatori in
questo viaggio nel mondo pasoliniano, 
ospiti prestigiosi come il regista spagnolo Miguel Angel Barroso con il
documentario “Pier Paolo” che ripercorre i luoghi della vita del poeta; il
saggista Georgios Katsantonis, la giornalista Simona Zecchi i cui due libri
“Massacro di un poeta” e “L’inchiesta spezzata” hanno indagato i misteri dietro
l’omicidio di Pisolini; lo storico del cinema Piero Spilla che ha curato il
volume “ Tutto Pasolini”, una conferenza dello scrittore Nicola Fergiulo sul
Cristo sociale di Pasolini, il regista Enzo De Camillis con il docu-film “Un
intellettuale in Borgata”, Davide Grieco con il documentario dedicato a Mimì
Notarangelo “Ladro di anime” e con il suo film “Macchinazione”.

Insomma cinque settimane di arte e cultura,
incontri e dialoghi, scambio di opinioni che si svolgeranno in dentro gli
Ipogei Motta via San Bartolomeo 46, Matera dal lunedì al sabato ore 10-13 e
17-20, domenica ore 10-12,30 e 17-19,30. Ingresso libero nel rispetto della
normativa anticovid.

Per informazioni : Circolo culturale

NINO SANGERARDI

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