Un venerdì nero nelle borse europee quello del 10 giugno, non v’è che dire.
Ma la BCE non ha fatto niente. I tassi e le politiche sono rimaste le stesse, ha solo annunciato quello che farà tra tre settimane; cosa che peraltro si sapeva da molto e che i mercati avevano già scontato ampiamente da mesi. Come mai questo crollo allora? Anche la politica nostrana alla vigilia delle elezioni si è svegliata -specie nel centrodestra- per rappresentare, almeno a parole, il popolo dei danneggiati.
Prima domanda: la BCE sapeva che i mercati potevano prenderla male? Si, infatti temendo il peggio, non ha fatto nulla da mesi e ancora non fa nulla altro che annunci pur sapendo che l’inflazione non poteva essere lasciata a se stessa e che il suo contrasto -via aumento dei tassi- sarebbe stato un bagno di sangue. La prudenza però non ha impedito all’intero sistema dei prezzi di borsa di ridimensionarsi molto pesantemente.
Cos’altro si poteva fare? Nulla, se sei andato alla scuola monetarista credi nella efficacia e unitarietà dello strumento finanziario e quindi non sai fare altro; l’inflazione da sempre si contrasta anche aumentando le quantità prodotte ma questa è economia reale che nessuno considera più e quindi nessuno si è sognato di studiare altri percorsi; pure hanno avuto mesi e mesi per prepararsi..ma niente. Si poteva annunciare che i titoli in possesso della BCE saranno considerati eterni e quindi da non rimborsare (come di fatto è) invece nessuno se lo è sognato e quindi il mercato è andato giù.
Ma quando la BCE realizzerà la sua politica più volte annunciata che succederà? Altri crolli; perché a Francoforte le Autorità monetarie non hanno capito che questa non è inflazione classica ma solo aumento di costi e quindi va curata in altro modo. E il mercato senza fare studi astratti ha “annusato” che stanno prendendo un granchio.
Ma per crollare in questo modo significa che oltre alla Bce nessuno compra i titoli italiani (e non solo)? Si è così da molto tempo e loro lo dovrebbero sapere; se l’inflazione è all’otto per cento perché il risparmiatore dovrebbe accettare il tre o il due di interesse? Significa perderci un sei netto; così l’unico acquirente è stato per mesi la BCE, venendo meno il QE chi compera? E quale è il valore vero (cioè non drogato dagli acquisti con moneta stampata e cioè falsa) dei titoli? Nessuno compera, e quindi i titoli scendono fino a che il rendimento non diviene positivo e reale (cioè al netto della inflazione). Quando accadrà? quando i titoli obbligazionari non perderanno altro dieci- venti per cento e più. Cosa che usualmente innesca una vendita massiccia che si autoalimenta fino ad azzerare i valori: l’Apocalisse e la fine della finanza che abbiamo conosciuto fino a d oggi. E neanche i grandi squali della finanza avranno la forza e la convenienza di acquistare quei titoli anche molto ridimensionati di prezzo: perché il mercato non li vorrà mai più; La BCE lo sa? Si, lo sa tant’è che ha proceduto come da copione con annunci su annunci per far preparare il mercato; ma non ha capito che questa volta la cosa è più grave delle altre volte.
Cosa si può fare? Cambiare totalmente pensiero e quindi personale: è cioè impossibile; il mercato lo sa e quindi è per esso facilissimo vendere scommettendo nel ribasso sapendo che tutti venderanno.
Si potrebbe sintetizzare questa cosa chiamandola sfiducia nell’euro (e cioè nel pensiero di chi lo governa) da parte degli euroentusiasti finanzieri globalisti? Certo, tale è e probabilmente produrrà proprio questo e il ritorno ad atri assetti.
Ma alla BCE sanno che l’aumento dei tassi quando viene praticata all’economia reale, aumenta i costi come già accaduto con il prezzo dell’energia e quindi è benzina sul fuoco dell’inflazione? No non lo sanno perché per loro l’economia reale è come se non ci fosse. Ed è un errore enorme.
Ma almeno il congelamento dei titoli in possesso della BCE è un annuncio che potrebbe rallentare almeno temporaneamente l’arrivo della fine. Ma a Francoforte ormai da decenni non fanno altro che copiare la FED e così faranno: sanno che stanno per cadere nell’abisso e ci vanno senza tentennamenti; un po’ come i tedeschi nella seconda guerra mondiale quando non si vollero arrendere nonostante le evidenze.
Alle volte la Storia si ripete!
CANIO TRIONE