Tirando le somme, il congresso è stato un successo, perché finalmente si è vista la politica al centro dei bisogni della persona. Il 30 Aprile, presso l’officina degli esordi, a Bari, si è svolto il Secondo Congresso del Partito Meridionalista, ospiti illustri, tr gli altri, Luigi De Magistris magistrato, ex parlamentare europeo ed ex Sindaco di Napoli, il candidato sindaco di Taranto Luigi Abbate.
Sono stati riconfermati gli stessi dirigenti e comitato politico, nuovi ingressi nel comitato politico e tanti nuovi iscritti, in tanti si sono ricreduti ed hanno chiesto scusa per avere pensato male delle Partito Meridionalista, purtroppo i social e le malelingue sanno strillare forte ma Il Partito li ha battuti con i fatti concreti. “Da ora” Da Sud per il Sud, con nuovi orizzonti per creare una alternativa politica, economica, sociale e civile per il bene del paese.
In tempo di rigenerazione il riscatto del Sud parte proprio dal Mediterraneo, culla di civiltà, solidarietà e integrazione. Questo è quello che si propone il partito meridionalista costruendo il patto politico con il Dr. De Magistris.
In fondo chi è meridionalista? chiunque oggi si proclama meridionalista anche se si è venduto la sua terra con tutto il meridionalismo.
Con Luigi De Magistris il Partito Meridionalista può affrontare le sfide e i fatti per portare il sud nel terzo millennio, per fare in modo che il sud alzi la testa e la schiena curvata dal giogo geocentrico nordista. Per fare in modo che abbia il coraggio di affrontare la sfida per la vera rinascita del sud che sarà di stimolo ad una nuova Italia, una Italia che rispetta il sud e per una Europa diversa, finalmente a misura d’uomo.
Una Europa soprattutto indipendente dai grandi mastini che in questo momento si stanno affrontando sul suolo Ucraino, una Europa unita nel rispetto delle diversità, per davvero e non solo sulla carta.
Il Segretario Generale rieletto Michele Ladisa ha conckuso con frasi lapidarie che dovrebbero far riflettere tutti quelli che seguono strilloni e sventolatori di bandiere che alla fine non concludono niente… Come si dice a Napoli “fanno solo ammuina”, affermando che, fino ad oggi, si è solo perso tempo per il troppo individualismo e protagonismo personale di pseudo meridionalisti che hanno favorito la divisione e non l’unità, quindi è ora di darsi da fare concretamente.