La riforma degli ITS è stata approvata dalla Camera che ha dato via libera, in via definitiva, alla proposta di legge sull’Istituzione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Il provvedimento rappresenta la prima riforma legislativa organica degli Istituti tecnici superiori (Its), che rientra fra gli impegni previsti dal Pnrr.
Gli ITS diventano Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Avranno il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, cosi è contenuto nella riforma, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.
Gli istituti continueranno ad avere il modello della Fondazione di partecipazione.
I soggetti fondatori indicati nella riforma sono :un istituto di scuola secondaria di secondo grado, statale o paritaria, ubicato nella provincia presso la quale ha sede la fondazione, la cui offerta formativa sia coerente con l’area tecnologica di riferimento dell’Its Academy, una struttura formativa accreditata dalla regione, situata nella provincia dove ha sede la fondazione, nonché una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese del settore produttivo che utilizzano in modo prevalente le tecnologie che caratterizzano l’Its Accademy.
Gli ambiti che si vogliono potenziare sono sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile..
I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF): quelli di quinto livello EQF, di durata biennale, e quelli di sesto livello EQF, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio
La riforma degli Its potrà essere un’opportunità di rilancio per lo sviluppo e la rinascita del Mezzogiorno se le imprese sia pubbliche che private, ostenute dallo Stato, svolgeranno un’adeguata campagna di alta formazione professionale, in modo da favorire la rigenerazione territoriale con le relative opportunità occupazionali locali.
Antonella Cirese