C’era qualcosa di più facile del prevedere che Brunetta sarebbe risultato , dopo l’ abbandono di Forza Italia, di colpo meno basso?
Che, improvvisamente, le battute sulla sua statura sarebbero state scoperte inopportune? Che sarebbe stata intuita una sua umanità e la sua sofferenza?
Non ci voleva un mago, bastava un minimo di capacità di osservazione e la conoscenza del nemico.
Ho detto nemico , non avversario.
Perché se potevi considerare avversario il comunista della Festa dell’ Unità, quello che in buona fede credeva di poter affidare il futuro a quel Partito, non puoi non considerare un ” nemico” chi perfidamente piega ai suoi interessi opinioni e sensibilità, come accade al mainstream italiano (e non solo).
È la cosa che più mi fa schifo, dalle TV, ai giornali, ai media , alle varie kermesse filosofiche e letterarie.
Fateci caso infatti, le Feste dell’ Unità sono quasi del tutto sparite, troppo ingenue e, soprattutto, troppo democratiche, infatti…
PINUCCIO TARANTINI