Quello che in campagna elettorale non si dice

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Si sa che per avere un voto si promette l’impossibile. Pure moltissime sono le cose che passano sotto totale silenzio. 

Una delle tante di cui non si apre un dibattito è la questione del contante. 

L’idea di blindare tutti i soldi degli italiani nelle casse delle nostre banche in modo che non escano mai e non si possano usare se non con sistemi cibernetici è evidentemente più di una “semplificazione” della nostra vita escogitata per alleviarci dai rischi del pagamento in contanti; pagare trasferendo non i propri soldi ma i crediti verso banche (che non si sa quanto sono o saranno solide) è una specie di dottrina su cui fondare un futuro nel quale tutto debba passare attraverso la banca che andrebbe così a sostituire molte Istituzioni. Con i pagamenti sotto controllo elettronico si possono perseguire i nemici di ogni genere come quelli che si fronteggiano nelle guerre, come anche certuni ritenuti evasori o corrotti senza però una sentenza definitiva. Forse in un futuro non molto lontano le stesse banche potranno pensare di sostituirsi direttamente o indirettamente alle Istituzioni stesse nel decidere o suggerire (come peraltro già fanno) se sospendere un sistema come lo swift (o altri) o se restituire i soldi depositati dal cliente per ragioni che però non sono oggi coerenti con il mestiere delle banche.. una dottrina cui alcuni banchieri devono credere molto visto che non tollerano la stessa esistenza di gruppi politici che ancora difendono la libera determinazione individuale nella scelta del modo di pagamento e, quel che più conta, del modo di detenere i propri risparmi; cioè non tollerano che esistano persone che possano decidere se detenere i propri risparmi in contanti o no, e cioè se avere fiducia nelle banche o no, se avere fiducia nella maggioranza politica al potere o no, se avere fiducia nelle capacità della tecnologia utilizzata dalle banche cui si affidano i risparmi o no. 

In questa ottica anche la determinazione del valore degli immobili è strategica: in Italia il valore della tua casa non è dato dal prezzo che prendi quando la vendi, ma da un oscuro algoritmo che lo determina e sul quale si calcolano le tasse che così divengono una patrimoniale…dopo che di tasse sulla stessa proprietà e sullo stesso cespite ne paghi già altre… la patrimoniale colpisce il frutto dei tuoi risparmi quasi fossero il risultato di un furto e ne diminuisce la entità anno dopo anno specie se da quegli immobili non trai una rendita che ti permetta di pagare quelle tasse patrimoniali che sono calcolate appunto, non sul reddito che ne ricavi ma sul suo ipotetico valore. Quindi si paga su valori che il più delle volte non hai!

Dedicare il proprio risparmio al mattone non è meglio che detenerlo in banca come non è maglio che detenere titoli di cui non conosci nulla e neanche li detieni!!! Una specie di persecuzione senza esclusione di colpi contro la proprietà privata in qualunque forma detenuta… senza che se ne parli. Neanche in campagna elettorale!

Ma non si parla del Sud neanche per fare promesse da marinaio, o di guerra che pure c’è senza che se ne capisca la ragione vera, o delle pandemie prossime venture che pare ne avremo a grappoli, o dei danni dei vaccini, o del massiccio ritorno delle nostre imprese che hanno creduto nella mondializzazione, o del salario minimo che darebbe il colpo di grazia alle PMI già danneggiate dal reddito di cittadinanza, o delle bollette stratosferiche…

È certo che stiamo vivendo lo scontro tra una mentalità che vuole racchiudere tutta la società all’interno del perimetro delle banche e della burocrazia pubblica e un’altra che è costretta dalle evidenze a difendere, come sul Piave, la nostra civiltà o perlomeno quel minimo di civiltà politica residuata dopo la mattanza di diritti fondamentali effettuata nel periodo covid. 

Per dirla con l’allora Presidente del Consiglio ci tocca nuovamente dopo un secolo “resistere, resistere, resistere!!!” Per fermare la barbarie alle porte. 

 CANIO TRIONE

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