Pare che i medici in un anno subiscono 2500 aggressioni di cui il 78 % non vengono denunziate. La notizia vien dal Corriere del Mezzogiorno riportando temi emersi in un convegno di medici.
È possibile che il fenomeno sia volutamente sovrastimato dai medici per ottenere un qualche intervento pubblico come la polizia nei pronti soccorsi; ma certamente il fenomeno esiste ed è in crescita.
Il fenomeno non è meridionale ma investe l’intero territorio nazionale e non è sufficientemente divulgato forse perché ormai non fa più notizia; e si dice che già ci sia scappato il morto. Forse si attende che si arrivi a una quantità sufficientemente importante di morti per accorgersi della gravità del fenomeno.
La cosa -va da se- è da condannare “senza se e senza ma”; la politica invece di trastullarsi con argomenti coinvolgenti ma non economici dovrebbe chiedersi come mai accadono queste cose? peraltro in crescita impetuosa?
È evidente che la credibilità dello stato e, per esso, dei dipendenti pubblici sta crollando rapidamente senza che si faccia nulla per fermarla come se la opinione pubblica non avesse nessuna importanza; forse questo accade perché da decenni governano impunemente coloro che perdono le elezioni -e cioè che non incontrano il consenso della gente- senza che nulla accada; certo è che sembra che la opinione pubblica non viene tenuta in nessuna considerazione; neanche se accadono fatti violenti come quelli dichiarati.
Altro punto certo è che esistono delle minoranze che non solo sono insoddisfatti dei servizi pubblici erogati ma pensano di fare da se; cioè non si fidano neanche delle strutture pubbliche dedicate a controllare la funzionalità dei servizi pubblici come la magistratura e le forze dell’ordine. Ma costoro non solo non si fidano dell’intera burocrazia pubblica ma anche e soprattutto dei loro rappresentanti politici: “sono tutti uguali” e “pensano solo ai loro interessi personali e non certo alle popolazioni governate” sono questi retropensieri di una porzione ormai maggioritaria della popolazione senza che nulla dimostri il contrario; una democrazia senza rappresentanza politica non è e non può essere percepita come democrazia e quindi la maggior parte degli elettori diserta anche il voto ed è ben difficile dimostrare che quel voto possa avere un valore visto che poi le cose vanno come altri decidono senza che nessuno faccia altro che qualche bonus; cioè elemosine con cui ritengono -a ragione- di tenere buone le popolazioni per qualche tempo.
Ma questo significa che la gente priva di rappresentanza potrebbe presto pensare di fare da se anche per altri settori e in tutti i settori visto che effettivamente la politica non rappresenta per esempio tutte le piccole imprese, i contadini, la pesca, i consumatori, i risparmiatori,… cioè una popolazione enorme e di importanza decisiva. Quindi le aggressioni sono destinate a crescere? Certo, ed è per questo che servirebbe metterci maggiore attenzione e rispettare maggiormente gli interessi e le opinioni della gente comune.
Infine non va dimenticato che anche i più poveri pagano le tasse in maniera spropositata anche solo quando accendono la luce nel tinello di casa o quando pagano l’acqua; e se c’è qualcuno che paga ci sarà pure qualcuno che incassa; ed è di tutta evidenza che i percettori di tasse sono i dipendenti pubblici; forse se ne vergognano e quindi non lo dicono, ma sono loro. Questo crea una contrapposizione terribile tra pagatori di tasse e percettori di tasse il cui lavoro certamente non è all’altezza delle attese. Cioè si è creata una contrapposizione tra i cittadini delle due categorie che è radicale ed inedita e che porterà solo male.
Quindi i medici forse esagerano nel lagnarsi e il sistema sanitario certamente non ha tutte le carte a posto per potersi indignare delle proteste, ma la cosa è gravissima e non si potrà rimediare se si va oltre un certo livello.
Queste elezioni non hanno candidati in grado di capire e gestire problemi di questa dimensione quindi andiamo verso un disastro.
CANIO TRIONE