La partenza da Cape Canaveral è fissata per le 20:17, ora italiana. Il razzo Artemis, dopo l’annullamento del lancio del 29 agosto, la Nasa ha riprogrammato la partenza del per la missione che aprirà la pista al ritorno dell’uomo sulla Luna.
L’attesa è tanta, anche perché in questi giorni gli esperti della Nasa hanno dovuto superare le difficoltà tecniche che avevano imposto all’ultimo minuto lo stop alla partenza. All’inizio sembrava che uno dei quattro motori principali del razzo fosse troppo caldo, ma si è scoperto che si trattava solo di una lettura di un “sensore difettoso”, ha detto John Honeycutt, responsabile del programma.
Poi è stato necessario riparare una perdita nel serbatoio del carburante. Ora tutto è pronto e Artemis, il cui nome è stato scelto per richiamare quello del programma Apollo che per la prima volta portò l’uomo sulla Luna, effettuerà il volo di prova.
Il razzo Space Launch System è lungo 98 metri e ha una capsula dell’equipaggio Orion, composta da manichini dotati di sensori in grado di registrare vibrazioni, accelerazioni e livelli di radiazioni. Orion orbiterà intorno alla Luna prima di posarsi nell’Oceano Pacifico.
Entro il 2024, poi, partirà Artemis 2 con un equipaggio che orbiterà intorno alla Luna senza atterrare sulla superficie, come accadde per Apollo 8. I quattro membri dell’equipaggio saranno decisi entro la fine di quest’anno. L’atterraggio sulla Luna arriverà con la terza missione Artemis, la prima a portare astronauti sulla Luna dai tempi dell’Apollo 17 nel dicembre 1972.
Per la prima volta la Nasa farà atterrare una navicella con equipaggio sul polo meridionale della Luna, dove è stata rilevata la presenza di acqua sotto forma di ghiaccio. I precedenti atterraggi sulla Luna sono avvenuti in prossimità dell’equatore.
Artemis 3 è previsto per il 2025, ma potrebbe slittare al 2026, secondo una verifica indipendente del programma. A partire da Artemis 3, la Nasa prevede di lanciare missioni con equipaggio circa una volta all’anno.
agi