Nel 1908 l’ ”American Medical Association” e la “Carnegie Foundation”, promossero
negli USA e in Canada un’inchiesta sulla qualità della formazione del medico.
Abraham Flexner ne fu incaricato. Il “Rapporto Flexner” denunciava una inadeguata formazione dei
medici. In concomitanza apparvero le prime industrie farmaceutiche. Si scatenò con
accanimento la critica sulla efficacia della medicina sin lì applicata, ovvero sulla
medicina naturalistica. Sempre nel 1910 i dirigenti universitari di medicina iniziarono
a beneficiare di ingenti finanziamenti, le università poterono ampliarsi, nuovi edifici,
nuovi laboratori costosi, ma ad una condizione … le università sempre dal 1910
iniziarono ad escludere sistematicamente dalle cattedre i medici che sino al quel
momento erano considerati i massimi esponenti della medicina. Vennero privati di
riconoscimenti arrivando a vietarne la professione, col pretesto di innalzare la
qualità e la formazione dell’assistenza sanitaria. Da qui inizia l’esclusivo
riconoscimento dei prodotti farmaceutici negli USA e le loro università divennero
l’esempio “scientifico” da seguire senza una controparte. L’allopatia divenne l’unico
metodo efficace, l’unico con riscontro scientifico. Negli anni ’30 tale riforma arrivò
nel mondo industrializzato e quindi anche in Italia, ed alla fine degli anni ’30 fu
abbandonato il metodo naturalistico. Già in quella epoca si diceva che solo medici
“all’antica”, “erboristi di campagna” conservavano il metodo naturalista, senza
riconoscimento professionale. L’èlite finanziaria trasformò l’assistenza medica in
molecole di sintesi chimica brevettate. Il potere sulle cure passò ufficialmente dai
governi nazionali a organizzazioni sovranazionali, i dissidenti esclusi. Nel 1977 l’OMS
pensò bene di estendere l’applicazione del “Rapporto Flexner” al mondo intero. Il
mondo ne risultò obbligato. Sono le lobby farmaceutiche che decidono in tutto il
mondo come debba essere istruito un medico. Nel 2010 la “Carnegie Foundation for
Advancment Teaching” ha pubblicato un altro rapporto, “Education Physicians: A
Call for Reform Medical School and Residency” tracciando una formazione di
educazione medica per raggiungere l’eccellenza. Gli studi pubblicati da più parti,
riportano come almeno l’80% dei ricercatori, dei consigli di amministrazione ed altri
etc … ricevono centinaia e in tutto il mondo miliardi di dollari di emolumenti dalle
principali case farmaceutiche, fonte da pubblicazione del 27 Maggio 2020, “ Financial ties between
leaders of influential US professional medical association and industry: cross section study”. Negli anni
’30 le scoperte del Nobel per la Fisiologia e la Medicina del Dr. Elie Metchnikoff
vennero abbandonate … oggi la “Legge di Arndt-Schulz” non ha il giusto
riconoscimento ed in verità pure ignorata l’Ormesi e la sua azione biochimica
dichiara dimostrandolo, che deboli stimoli accelerano modestamente l’attività
vitale, uno stimolo di intensità media la incrementa.
La dialettica della natura ignorata per profitto, una umanità sempre meno
vitale e sempre più dipendente dalla causa del suo stesso male, per via di
farmaci di sintesi che arrestano le attività vitali piuttosto che incrementarle.
Di notevole attualità l’aforisma del Dott. Jannacci:
La Medicina moderna ha fatto veramente enormi progressi: pensate a quante nuove
malattie ha saputo inventare.
Dott. Enzo Jannacci
Enzo Jannacci, all’anagrafe Vincenzo Jannacci (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013), è stato un
medico italiano, cantautore, cabarettista, pianista, compositore, paroliere, attore, sceneggiatore , tra i
maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.