Un film già visto: gli Italiani sull’orlo del… baratto

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Gli italiani sull’orlo del baratto – sempre più persone stanno ricorrendo allo scambio di oggetti – un po’ c’entra l’inflazione o la crisi economica: molti, oltre a barattare per motivi di sostenibilità, lo fanno per incontrare persone. Sarà così? Vediamo

Intanto un po’ di storia. Nonostante sia radicata la considerazione del baratto come prima fase storica di economia commerciale, non vi è prova storica, antropologica, etnologica o religiosa dell’esistenza di una società o di un’ economia basate principalmente sul baratto. Tuttavia delle testimonianze storiche ci sono ma vanno collocate nelle epoche in cui non si conosceva il “soldo” e la sua controversa ricchezza.

Ai giorni nostri. Bentornato baratto. Si, in parte è da attribuire a questa povertà diffusa, all’inflazione, alla crisi economica, al distorto consumismo (l’accumulo di cose che non ci servono davvero). Bisogna pur ingegnarsi. Ecco che vedi piccoli mercatini, bancarelle con i ricordi e con quello che ti serve, sì, ma hai bisogno di soldi, piccole mercanzie, oggetti lucidati per fare bella figura…e intanto sei li che guardi quello che ha avuto una storia, la tua storia, andar via. Un sospiro, un sollievo. Chissà poi perché vanno via gli oggetti del cuore e mai quelli che detesti…pur tuttavia qualche accenno di grigiore commerciale, il baratto, per necessità, esiste e avvicina. E’ , se vogliamo, un momento di socializzazione, di amicizia, di fiducia. In un mondo dove le persone si allontanano sempre di più, il baratto riavvicina.

Se poi il baratto diventa virale, perché i social si sa hanno delle declinazioni sociali utilissime, possono esserci anche sogni da realizzare. Però ( eh sì c’è sempre un però) non è da tutti, molti non sarebbero in grado di “barattare” i propri beni così alla berlina, significherebbe, sentirsi giudicati. Comunque utile e no, il baratto, è una esperienza di vita.

Poi il baratto ha molte sfumature. Oggi per esempio si baratta la vita per la vita, cioè l’infame gioco delle parti allorquando ci sono interessi geopolitici in ballo ( e non solo). Prendiamo ad esempio le guerre nel mondo credete che non si sia una sofisticata logica nel barattare gli interessi tra i Grandi della Terra a scapito di molte vite umane pur di stabilire accordi strategici e fruttuosi? O prendiamo ad esempio di BigFarma: credete che non ci sia una forma di baratto tra di loro affinché una tal “cura” venga posticipata (o peggio nascosta) a data da destinarsi a danno delle popolazioni? Credete che solo il vil danaro sia la lingua che sanno parlare le potenze militari?  No cari signori il baratto, nelle sue forme più insidiose e vili c’è sempre stato, non ce ne traccia, è vero, perché sono accordi sottobanco , guai a lasciare pizzini in giro, ma gli “scambi” sono la migliore moneta per alcune forme di baratto. Anche il super latitante Matteo Messina Denaro ha barattato la sua dorata latitanza, che credete!

E del baratto politico ne vogliamo parlare? Quante volte è stata barattata una legge a favore di pochi e negli interessi di pochissimi pur di mantenere il proprio posto negli scranni parlamentari? Li chiamate scambi? Forse, ma di sicuro letteralmente barattano i propri interessi.

Dunque a rigor di logica il baratto è una consuetudine che ha due facce della stessa medaglia: in una si baratta per convenienza, per l’altra si baratta per interesse.

Franco Marella

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