È morto Pierluigi Concutelli il terrorista nero condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Occorsio

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E’ passata quasi inosservata la morte del criminale Concutelli. Era malato da tempo: dopo aver trascorso quasi metà della sua vita in carcere, ‘il Comandante’ aveva avuto la sospensione condizionale della pena nel 2011 per motivi di salute. Trecento “camerati” in fila, di prima mattina, per l’ultimo saluto  E’ questa l’immagine all’uscita dalla chiesa di San Ponziano a Talenti, quartiere a nord del centro storico di Roma al termine del funerale che si è tenuto in forma strettamente riservata e in un quartiere blindato. Non vi sarebbero stati saluti romani, mentre in alcune vie limitrofe erano appesi manifesti: “A te che non hai mai tradito, a te che non hai mai rinnegato. Onore Comandante”“Ciao Comandante” e “Onore Comandante”. Secondo fonti giornalistiche tra i presenti vi sarebbero stati anche alcuni tra gli storici capi dell’estrema destra romana tra cui Roberto Fiore, leader di Forza Nuova che è tutt’oggi a processo per l’assalto alla sede nazionale della Cgil di due anni fa.

Concutelli, che avrebbe fatto 80 anni a giugno, era stato tra i capi di Ordine Nuovo prima di darsi alla lotta armata, aderisce a Ordine Nuovo dopo una breve esperienza nel Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese nel 1975. L’anno dopo – 1976 – l’omicidio del giudice Occorsio, commesso dal ‘Comandante’ insieme all’ex parà Gianfranco Ferro, che poi, arrestato, farà il suo nome.  Concutelli viene arrestato nel febbraio del 1977 nel centro di Roma. Davanti a giornalisti e telecamere si dichiara “un soldato politico e quindi un prigioniero politico”. E in effetti in carcere Concutelli non rinnegherà mai la lotta armata, rivendicando anzi la paternità degli omicidi come esecutore e mandante militare senza alcun pentimento. Proprio in carcere commette altri due delitti: uccide Ermanno Buzzi, condannato in primo grado per la Strage di piazza della Loggia, e Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, entrambi considerati dei delatori. A tutt’oggi nessuno sa chi ha portato Buzzi e Palladino in quelle stesse celle? Chi non li ha tutelati? Chi ha dato l’ordine all’ex leader di Ordine nuovo di agire? Elementi su cui si dovrebbe indagare a fondo per ricostruire la storia del nostro Paese.

Concutelli ha avuto anche la possibilità di evadere, tutti falliti per nostra fortuna. Tuttavia nel 2002 Concutelli ottiene la semilibertà per lavorare fuori dal carcere, beneficio sospeso quando viene trovato in possesso di una minima quantità di hashish. Nel 2009 l’ischemia cerebrale che gli impedirà da quel momento di parlare e di alimentarsi autonomamente per la quale, nel 2011, gli viene riconosciuta la sospensione della pena detentiva.

Nel passato del terrorista nero c’è anche l’apostrofo masso mafioso: fu  iscritto alla loggia Camea. Nel corso della sua esperienza politica Concutelli entrerà in contatto anche con ambienti criminali sia con Cosa nostra (sin dai primi anni Settanta era in contatto con il clan dei Madonia) che con la ‘Ndrangheta. Proprio con l’organizzazione criminale calabrese si era adoperato nei sequestri di persona.

Certo è che Concutelli ha potuto godere di una certa immunità e movimento nella sua vita carceraria forse gli stono stati assicurati benefici inenarrabili. Fatto sta che nonostante tutto negli ambienti del terrorismo nero e delinquenza organizzata aveva dato il meglio di se alla faccia delle vittime.

Comunque si chiude in parte un’altra pagina dell’era più buia della nostra Italia, insanguinata, disprezzata, offesa, giudicata e tutt’ora ancora in attesa di giustizia.

Caro Concutelli come è strana questa Italia, in molti di piangono in molti in molti ti detestano.

Franco Marella

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