Una fiaccolata in memoria dei due attentati del 1993 che causarono 23 feriti

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Sono passati 30 anni da quella notte del 28 luglio 1993 quando ci furono due attentati a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio in Velabro a Roma. Un attentato terroristico a sfondo mafioso alla Chiesa che causò 23 feriti, oltre a danni ingenti, che aveva come obiettivo quello di destabilizzare le istituzioni e la vita civile del nostro Paese. La risposta della Chiesa a quel tragico evento nella “scomunica” ai mafiosi disposta da Papa Francesco nel 2014.

Per non dimenticare quel triste evento l’Associazione Libera, il Comune di Roma, la Diocesi di Roma organizzano una fiaccolata con partenza, alle ore 00:04 della notte tra il giovedì e il venerdì 28 luglio, da San Giovanni in Laterano e arrivo a Piazza San Giorgio in Velabro. Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, spiega come contrastare il fenomeno mafioso: “affermando il rispetto per la Res Publica attraverso i principi della legalità”.

La nostra società, sottolinea il cardinale De Donatis, deve essere risanata dalla violenza, dalla corruzione, dalle estorsioni, dal traffico illecito di stupefacenti e di armi, dalla tratta di esseri umani. È quindi necessario incrementare le attività di tutela delle vittime, garantendo loro l’assistenza legale e sociale. E la Chiesa in questo senso ha un ruolo determinante.

«Intendiamo ribadire la prossimità delle nostre comunità parrocchiali e del vicariato di Roma a quanti patiscono situazioni di ingiustizia e invocano speranza per un mondo migliore» – conclude il cardinale Angelo De Donatis.

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