Due dati sull’auto elettrica

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Il rogo causato da un’auto elettrica ha provocato un morto e diversi feriti. È il bilancio dell’incendio scoppiato su una nave per il trasporto di auto, circa tremila, al largo delle coste olandesi.

È l’ultima notizia di cronaca relativa ai mezzi ad alimentazione elettrica, che dal 2035 l’Unione Europea vuole imporre sul mercato dell’automotive, al posto dei carburanti ad idrocarburi.

 

Ma fino ad ora sappiamo quante auto elettriche sono andate a fuoco?

 

Su 100.000 vetture vendute, fra le Full Electric ne vanno a fuoco 25,1, fra le tradizionali a benzina e diesel si incendiano 1.529 unità, mentre fra le ibride è una vera mattanza: 3.474 incendi ogni 100.000 vetture. È questo che emerge dal report pubblicato dall’Euro NCAP per riassumere i risultati migliori ottenuti dalle auto testate durante l’anno 2022.

 

Quando un’auto elettrica prende fuoco, però, brucia più forte e più velocemente rispetto ad un’auto a motore termico. La causa è la batteria a ioni di litio, che richiede precauzioni particolari. Per esempio dopo lo spegnimento delle fiamme, la vettura può essere avvolta in un telo speciale. Ma non basta.

 

Perché le batterie al litio prendono fuoco?

 

Le batterie possono incendiarsi con una fuga termica quando vengono danneggiate da un punto di vista elettrico (ad esempio quando è sovraccarica), meccanico (per foratura, frantumazione) o termico (se vengono portate a una temperatura eccessiva).

 

E che fine fanno le batterie delle auto elettriche?

 

Una volta che una batteria al litio ha esaurito il proprio compito, di norma viene conferita per lo smaltimento in appositi impianti, così da evitare qualsiasi tipo di contaminazione (dal momento che contengono elementi inquinanti come nichel, cobalto e manganese). In questo caso, quanto costa cambiarla? Il prezzo varia di molto a seconda del modello dell’auto. Ad esempio, per la batteria di una Tesla si spende intorno ai 15-20 mila euro, mentre per una più modesta Toyota Yaris Hybrid il costo è sui 2 mila euro. I modelli più grandi variano invece dai 5 ai 10 mila euro.

 

In generale, i produttori garantiscono per la batteria di un’auto elettrica una durata complessiva di 8 anni o 160.000 chilometri, alcuni arrivano fino a 240.000. Una batteria non più utilizzabile per un’auto, può comunque essere impiegata come accumulatore statico per gruppi di continuità e impianti similari.

 

E quanto costa mettere una colonnina di ricarica a casa?

 

Per installare una stazione di ricarica domestica in un’abitazione indipendente, il costo indicativo varia tra i 1600€ e 2200€ tutto compreso.

 

Cosa succederebbe se tutte le auto fossero elettriche?

 

Ci servirebbero 71,7 TWh di energia in più (18,2%). Parliamo di Terawatt, dunque di miliardi di energia. Qundi se oggi tutto il parco auto italiano fosse elettrico, il fabbisogno totale di energia elettrica salirebbe a 389,8 TWh e la quota imputabile ai veicoli elettrici sarebbe quindi il 18,2%.

 

Le auto elettriche non sono veramente green perché non sempre vengono prodotte e alimentate con energia rinnovabile, perché lo smaltimento delle loro batterie non è ecologico, perché sono più costose quindi meno accessibili: queste sono solo alcune delle principali resistenze opposte alle auto elettriche.

 

Perché allora le auto elettriche non sono il futuro della mobilità?

 

Perché se da un lato i veicoli elettrici non inquinano direttamente quando circolano, le emissioni esistono e come durante il processo di costruzione, per non parlare del significativo impatto a livello ambientale legato all’estrazione di minerali e terre rare per costruire le batterie.

 

Tutte queste domande, a cui si è cercato di rispondere esaurientemente, ci portano ad un interrogativo ben più grande e più complicato nel trovare risposte.

 

Cosa si nasconde dietro il mercato dell’auto elettrica?

 

Giuseppe Romito

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