La notizia è cominciata a circolare in queste ultime ore e desta grande preoccupazione.
La Federazione Russa sembra intenzionata a porre fine all’esportazione sicura di oltre 33 milioni di tonnellate di cereali e prodotti alimentari in 45 paesi con oltre mille navi.
Lo riferisce il Segretario Generale Onu Antonio Guterres che ricorda che questo porterà a prezzi più alti. Questi aumenti saranno pagati da tutti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e dalle persone vulnerabili nei paesi a reddito medio e persino sviluppati.
Sulla questione interviene Papa Francesco, che durante l’Angelus in Piazza San Pietro, nel rinnovare l’invito a pregare per la martoriata Ucraina, lancia l’allarme sulla crisi del grano.
“È una grave offesa a Dio perché il grano è un suo dono per sfamare l’umanità. Il grido dei milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al cielo” – dichiara Papa Francesco che lancia un appello: “ai miei fratelli, le autorità della Federazione Russa, affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza“.
Preoccupazione è stata però espressa dai leader africani che auspicano la fine dell’interruzione delle forniture oltre che del grano anche dell’energia e chiedono che l’accordo sul grano sia esteso a beneficio di tutti i popoli del mondo, in particolare di quelli africani.
Marica Spadavecchia