Un piccolo comune dell’interno nello “sperone d’Italia”, ma immenso per quel che possiede, è qui ad Ascoli Satriano che oggi, con inizio alle h.18, ci sarà nell’Auditorium del suo straordinario Polo Museale un grande, per quanto non certo propagandato come merita, evento: il conferimento della prestigiosa onorificenza del “Grifoni d’oro” all’on. Paolo Agostinacchio.
Figura adamantina e simbolo della politica coerente senza se e senza ma, l’on. Agostinacchio, più volte parlamentare e ben due mandati come indimenticato Sindaco del capoluogo della Daunia, non è la prima volta che viene premiato non solo per il suo impegno per la difesa degli interessi e della promozione della sua terra, ma anche per quello dell’intera regione e del Sud. Basti solo ricordare, un particolare noto a pochissimi, il “Premio Straordinario Festival di Napoli” del 2000, che a lui (e, per la cronaca, anche a un collaboratore della nostra testata) venne attribuito dagli organizzatori di questa rilanciata manifestazione canora «per aver realizzato da Foggia…in pochi giorni, il collegamento via satellite dalla Puglia determinante per il successo del Festival e di tutta la manifestazione».
Una targa d’argento della Zecca di Stato in soli 15 esemplari, il premio, su bozzetto originale ad hoc di Renato Carosone, quello di allora, adesso quest’altro premio che farà bella mostra di sé nella vetrina dei ricordi, un “unicuique suum” che premia una vita spesa, quella dell’on Agostinacchio, nell’esclusivo interesse della comunità. Né certo a caso, comunque, la presenza, oggi, del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. A chi se non anche a lui è ascrivibile la scelta di questi straordinari Grifoni di Ascoli come simbolo dell’Italia dalle radici millenarie in giro per il mondo? Al suono di «nutrire il corpo, nutrire la mente» e artefice di quel miracolo a favore della Cultura che fu la imperdibile Mostra “Il Tesoro d’Italia” (e pure con una Puglia protagonista) in occasione di un EXPO a Milano dedicato all’alimentazione, nel 2015, possiamo davvero ritenere solo una coincidenza l’allora presenza dei Grifoni di Ascoli nel Padiglione Italia?
Conseguenziale il bis in idem poi anche a Dubai, per l’EXPO 2021, inutile aggiungere altro per parlare non solo del particolare amore e attenzione di Sgarbi per questa nostra Puglia a rischio di ulteriori scempi per questo esagerato ecologismo imperante (pale eoliche, in primis, a distruggere il paesaggio della “Regione più bella del Mondo”), ma anche di questo assoluto tesoro rappresentato dal Trapezophoros in marmo (IV sec, a.C.) dei “Grifoni” dal valore inestimabile e simbolo non solo di un Sud ma di un’Italia, scrigno e culla di una civiltà e bellezza senza tempo, senza confini, e senza paragoni possibili.
Nulla lasciato al caso anche una performance della ResExtensa, appuntamento dunque imperdibile quello oggi nell’antica Ausculum in piena Daunia, e in quella Regione che ormai tutti chiamano solo Puglia, ma che per le sue mille anime forse sarebbe meglio definire al plurale.