L’Europa che vorremmo

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Stanno arrivando i dati sulla inflazione nei singoli stati dell’eurozona. Presto qualche ragioniere più sveglio degli altri ne ricaverà uno diverso ed unitario per tutta l’Europa .. che però non sarà vero per nessuno dei paesi cui si attribuirà.

Se tu mangi un pollo e io nessuno, in media abbiamo mangiato mezzo pollo a testa ma NESSUNO dei due ha mangiato mezzo pollo. E quindi se uno dei due deve fare la cura dimagrante non è che tutti e due devono mangiare di meno. Colui che non ha mai mangiato un pollo è chiamato a tirare la cinghia, mentre l’altro fa solo ciò che è bene alla sua salute

Questa ovvietà non per caso ispirataci dal romano Trilussa è ignota ai supertecnici europei. Quindi avremo un tasso troppo elevato per il Sud Italia e troppo basso per i tedeschi.

Che si fa?

Se non si trova un rimedio si deve uscire dall’euro… è una questione di semplice sopravvivenza delle economie più deboli. Ma siccome ormai siamo affezionati all’euro conviene provare l’impossibile per ovviare a questo malfunzionamento della BCE.

Noi che pure abbiamo notizia di una proposta già validata da una commissione del Parlamento Europeo non tedieremo i lettori con tecnicismi inopportuni in un articolo, ma poniamo l’accento sulla questione degli uomini. Chi ha il potere e il dovere di por mano a una questione così evidente perché non lo fa? E senza attendere la risposta diciamo: perché non se ne va? Il grumo di interessi che impone a tutta l’Europa di tenersi questi personaggi a chi fa capo?

La verità è proprio questa se l’Europa è il luogo di incontro di inconfessati interessi lobbistici non serve a nessuno e va dritto verso l’autodistruzione. Conviene che lo capiscano proprio quelle lobby prima di ogni altro.

CANIO TRIONE

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