“Il Mondo al contrario”: Ambientalismo

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Vannacci dichiara di credere al cambiamento climatico d’origine antropica e persino che esso sia significativo, ma contesta: a) che si proceda verso un’apocalisse, visto che la Terra ha sperimentato cambiamenti ben più drastici; b) che si possa porre rimedio alla situazione con politiche de-cresciste. Sono le società sviluppate, afferma, quelle in grado di attuare misure ambientaliste. Perciò è necessario abbandonare gli isterismi alla Greta Thunberg, le visioni manichee della natura “buona” e dell’uomo “cattivo”, e concentrarsi sull’adattamento alle mutate condizioni climatiche. Vannacci dedica diverse pagine a supporto, tra le altre cose, degli organismi geneticamente modificati. Approva la transizione energetica ma ritiene che debba procedere in maniera lenta e graduale, e che non possa escludere il nucleare.

Un capitolo a parte è dedicato al fenomeno dell’animalismo. Vannacci se la prende non solo con le manifestazioni più radicali, come i vegani o coloro che vorrebbero sottrarre in toto gli animali dallo sfruttamento dell’uomo, ma pure con la crescente “antropomorfizzazione” degli animali domestici. Ormai il loro numero supera di gran lunga quello dei bambini e così anche la spesa privata che gli italiani vi dedicano è di molte volte maggiore di quella destinata agli infanti. Rimettere al primo posto gli esseri umani è l’appello lanciato dal Generale nel suo libro.

Fonte: www.centromachiavelli.com

 

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