Vannacci ritiene che una caratteristica precipua dell’oggi sia il muoversi della società in senso antitetico rispetto alla razionalità e al sentire comune: da qui il titolo del libro. Minoranze organizzate – spiega il Generale – stanno sovvertendo tutto ciò che la maggioranza considera(va) normalità:
“Un vero e proprio assalto alla normalità che, in nome delle minoranze che non vi si inquadrano, dev’essere distrutta, abolita, squalificata facendo in modo che il marginale prevalga sulla norma generale e sul consueto.”
Varie condizioni di eccezionalità sono inserite a forza in una concezione sovra-dimensionata della “normalità”. Le percezioni soggettive stanno prendendo il sopravvento sulla realtà oggettiva perché, per essere “inclusivi”, quelle di talune categorie vanno accettate senza discussione. A questa cancellazione della normalità il Generale ritiene di poter opporre il ritorno al “Buonsenso”, sui cui contorni è invero piuttosto vago, ma che sembra ricondurre ai valori e giudizi trasmessici dai nostri avi.
Il Generale lamenta che in Italia le leggi sembrino tutelare più i criminali che gli onesti cittadini, com’è nel caso degli occupanti abusivi di case. Inoltre, propone che nel valutare la proporzionalità nella legittima difesa si considerino non le situazioni oggettive, così come note al soggetto giudicante, ma la percezione di pericolo che al momento aveva chi si trovava suo malgrado a doversi difendere da un’aggressione.
Fonte: www.centromachiavelli.com