Cala il sipario sul Gran premio di Zandvoort caratterizzato da numerosi colpi di scena e maltempo, ma il risultato è sempre lo stesso: Super Max porta a casa l’undicesima vittoria stagionale, eguagliando il record di Sebastian Vettel nel 2013. A festeggiare con lui sul podio, un incredibile Fernando Alonso che è stato il solo a mettere in dubbio il successo dell’olandese (rubandogli il giro veloce) e Pierre Gasly, il pilota dell’Alpine, vera sorpresa della giornata- che è riuscito ad arpionare il podio, sfruttando la penalizzazione di Sergio Perez per eccesso di velocità in pit-lane.
Per tutti gli altri invece la gara è stata un martirio, sia per le difficoltà di adattarsi alle mutevoli condizioni meteo, sia per errori di strategie e tempistiche di scelte compiute al box. Sempre più disastrata la Ferrari, per il povero Leclerc, oramai regolarmente battuto anche dai bambini alla playstation che pubblicizza su Sky (vedi foto in alto): un’ala a pezzi e una monoposto inguidabile già dalle prove, costretto al ritiro, mentre Sainz salva la faccia della rossa, conquistando un 5° posto con i denti da un Hamilton che sotto la pioggia sembra un altro.
Nulla cambia e Verstappen festeggia con tutti i suoi tifosi. Il mondiale è oramai dietro l’angolo, e tutto sembra prepararsi per rovinare la festa alla scuderia di maranello, mentalmente in programma la prossima settimana a Monza. Una Ferrari che sembra aver rinunciato alle sue ambizioni e guarda sempre più al prossimo anno, con Vasseur che – pur ammettendo le difficoltà – continua a cercare di compattare il gruppo, anche se molte crepe emergono. Di certo Monza sarà l’ultima spiaggia per gli uomini di Maranello. Ma a Monza sarà veramente pienone?
Giulia Ruggiero