Santeramo. L’incidente a causa di una buca stradale non sempre è colpa del Comune

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Faccio una proposta provocatoria: “ ogni due anni facciamo una revisione delle strade e ogni 5 anni la revisione alla auto”. Almeno così sapremo se i nostri soldi sono stati spesi a beneficio della comunità.  Ma questa è tutt’altra storia, forse anche un sogno.

Intanto in Italia le azioni legali contro i comuni per risarcimento del danno e di altre prebende legali fioccano a seguito di incidenti causati dal dissesto delle strade urbane, buche comprese. L’incuria delle amministrazioni è di tutta evidenza e ciò è causa di gravi perdite di somme sottratte legittimamente dalle casse comunali. Cosa fare allora? Tanto, magari una mappatura e intervenire laddove sia necessario non dimenticandosi soprattutto delle periferie che pare siano le cenerentole delle amministrazioni comunali.

Ma tutto non è perduto. La Cassazione ha dato un giro di vite e ha preso una via principale con varie sentenze favorevoli ai comuni. Ormai l’indirizzo giurisprudenziale è cambiato , gli Ermellini, hanno dato un taglio netto a questa emorragia economica. Cioè la Cassazione in molti interventi ha dato ragione alle doglianze dei Comuni contro gli automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni compresi  i quali ricorrevano in giudizio perché a causa del dissesto del manto stradale, buche soprattutto, subivano danni a cose e persone.

La Cassazione ha ormai declassato la questione spiegando che la buca qualora si trovi in zona vicina al luogo di residenza del malcapitato/ricorrente e o su un tratto di strada obbligatorio da percorso continuo, illuminata a sufficienza. la colpa dell’incidente non è dell’amministrazione ma dell’utente che ben sapendo che in zona vi è un pericolo imminente non ha prestato la massima attenzione. Questo è il caso di un ricorrente di Santeramo in Colle.

Tizio (nome di fantasia) aveva adito alle vie legali citando in Tribunale a Bari il Comune di Santeramo in Colle difeso dall’avv. Diomede Nicola perché nei pressi della sua abitazione era rovinosamente caduto dal suo motociclo a causa di una buca non riparata dal comune.

I Giudici di prima assise proprio sulla scia della consolidata giurisprudenza della Cassazione hanno rigettato la richiesta di risarcimento del danno e di conseguenza hanno condannato Tizio a pagare le spese processuali.

In buona sostanza l’avv. Diomede Nicola ha ben esposto che l’incidente dagli accertamenti esperiti dalla Municipale di Santeramo in Colle poteva essere agevolmente evitato visto che Tizio abita nelle immediate vicinanze del dissestato manto stradale, che l’impatto è avvenuto in un’ora in cui era molto ben visibile la buca e che quindi Tizio non poteva non sapere del pericolo.

Per questi motivi il Tribunale di Bari si è espresso con la condanna alle spese con sentenza n.2896/2023.

Può essere dubbiosa come sostanza giuridica ma credo che sia anche la conseguenza di molte truffe perpetrate nei confronti delle amministrazioni pubbliche fatto salvo naturalmente la buona fede di Tizio e di tanti altri malcapitati.

Franco Marella

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