E le rosse stanno a guardare: anche a Monza è dominio Verstappen & Red Bull

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Monza è sempre un richiamo forte per chi ama la velocità e la Ferrari. Perfino in questi di tempi di magra per la scuderia di Maranello, che ormai da anni le Red Bull le vede come nella foto sopra, negando qualsiasi soddisfazione ai propri tifosi.
Tifosi presentatisi in ben trecentomila nei tre giorni intercorsi tra prove e gara ufficiale del GP di ieri, ma che non sono bastati ad arginare il ciclone Verstappen che, nemico giurato dei sogni, ha portato a casa la decima vittoria consecutiva (e la quarantasettesima in carriera), portando quelle della Red Bull invece a quindici di serie grazie alla doppietta che ne consolida un primato tecnico che ad oggi appare irraggiungibile.

E così la festa del “Made in Italy” (ma la Ferrari può dirsi ancora italiana?!), organizzata in pompa magna ed un pizzico di pacchianeria con tanto di esibizione delle Frecce Tricolori, dell’immancabile esecuzione dell’inno nazionale cantato dal “Volo” e addirittura della presenza della Presidente del Governo italiano Giorgia Meloni in versione guest star, non riesce a fare altro che “spingere” le rosse al terzo e quarto posto.  

Eppure Sainz parte bene (la seconda che hai detto), ma, come da egli stesso dichiarato:
“E’ stata molto dura oggi in pista, non poteva essere più difficile. Per tutta la gara ho spinto al massimo per tenere dietro le Red Bull, ho consumato tanto le gomme posteriori e ne ho pagato il prezzo. Ho fatto di tutto per difendermi contro tutte le vetture, ma sono riuscito a portare al traguardo la macchina. Battaglia agonistica con Charles, è stato bello: è sempre bello lottare con lui quando c’è la possibilità, ci siamo divertiti e speriamo che vi siate divertiti. Dobbiamo lavorare su passo e comprensione delle gomme, si consumavano di più le gomme e ci mancava il passo, ma rispetto a Zandvoort siamo andati avanti e siamo stati migliori degli altri“.

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