Una forte scossa di magnitudo 4.8 ha svegliato il Mugello alle 5,10. Il movimento tellurico è stato avvertito distintamente a Firenze, ma anche in molte aree confinanti dell’Emilia-Romagna. Dopo il primo sisma, nell’area compresa tra l’alta Toscana e l’Emilia Romagna si sono susseguite altre 13 scosse di assestamento. La più forte si è verificata alle 8.12, a 5 km da Marradi, con una magnitudo di 2.9.
Al momento non si registrano danni a cose o persone, ma si segnalano centinaia di cittadini che, per paura, si sono riversati in strada dopo il sisma e sono in corso le verifiche della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. In via precauzionale oggi resteranno chiuse le scuole in molti Comuni dell’area. “Proseguono le verifiche agli edifici, segnalati alcuni distacchi di intonaco e crepe“, ha fatto sapere il governatore della Toscana Eugenio Giani su Facebook, aggiungendo che “l’Asl centro ha provveduto immediatamente a mettere in sicurezza a scopo preventivo la struttura di Villa Ersilia, residenza per anziani di Marradi”. I 30 ospiti “saranno trasferiti nelle strutture vicine per garantire la prossimità ma al tempo stesso sono già pronte per la accoglienza anche strutture presenti in altre zone del territorio aziendale”.
“Le scosse di terremoto hanno spaventato la popolazione di Marradi che è scesa per strada. E’ stato attivato il Centro operativo comunale” ha spiegato il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. “La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze – ha aggiunto – sta monitorando la situazione, e al momento non ha ricevuto segnalazioni di danni a cose e persone”.
“L’evento è stato avvertito perché la magnitudo è tale da essere ben percepita dalle persone, alcune delle quali sono scese in strada con apprensione. Al momento non risultano situazioni particolarmente importanti o critiche”. Ha spiegato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
“Sono state effettuate alcune verifiche, e il comune – ha aggiunto – ha disposto ulteriori controlli, compresa la verifica da parte dei tecnici, nelle scuole. Continuiamo a monitorare la situazione, poichè si registrano ancora scosse di assestamento, la più significativa delle quali è stata di magnitudo 3 alle 7 di stamattina. Al momento, non siamo in grado di determinare come si evolverà la situazione, poichè non disponiamo di elementi sufficienti. L’evento principale si è verificato durante la notte, e ci aspettiamo che i cittadini possano richiedere ulteriori verifiche e rilevamenti danni durante la mattinata.
Scuole chiuse in Toscana e Romagna
La chiusura delle scuole – ha concluso – è stata una decisione opportuna per garantire maggiore sicurezza ai nostri ragazzi; la verifica sulle strutture scolastiche è una prassi che raccomandiamo ai sindaci”.
Scuole chiuse anche in Emilia-Romagna le scuole di ogni ordine e grado a Brisighella e Riolo Terme, nel Ravennate e a Tredozio, Modigliana, Portico e San Benedetto, Dovadola, Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terra del Sole in provincia di Forlì Cesena. Proseguono le verifiche dei danni alle strutture.
Disagi sulla circolazione dei treni
Ritardi e cancellazioni sulla rete ferroviaria per verifiche di stabilità. Interrotta la linea Pontassieve – Borgo S. Lorenzo da Pontassieve. Interrotta la Firenze – Faenza fino a Vaglia. Deviata l’alta velocità sulla vecchia linea direttissima (linea da Prato).
“Si raccomanda cautela alla popolazione per le prossime ore” il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella.
I terremoti più importanti dell’area
L’area tra Toscana e Emilia Romagna è nota per la sua estrema sismicità. Dati storici disponibili segnalano importanti eventi che si sono verificati nel corso dei secoli. Come il sisma del 13 giugno 1542. Un terremoto del IX grado causò crolli diffusi e inagibilità di gran parte del patrimonio edilizio, in una ventina di località del Mugello, e tra queste Barberino, Borgo San Lorenzo, Scarperia e Vicchio. Le fonti storiche, pur imprecise, danno conto di molte vittime. Per alcuni con questa scossa si verificarono circa 500 morti. Il numero complessivo delle case distrutte o rese inabitabili fu compreso in una forbice tra 1200 a 3000.
Stessa magnitudo il 5 aprile 1762 la terrà tremò a Sant’Agata e Scarperia, provocando anche in questo caso morti e crolli. Saltando di un paio di secoli, nuovamente magnitudo del 9 grado il 29 giugno 1919.
Gli eventi più recenti
Ma anche in tempi più recenti l’area è stata segnata da movimenti tellurici importanti. Il 1 marzo 2008, alle ore 08:43, si verificò una scossa di magnitudo 4.2, anche in questo caso avvertita a Firenze e in molti comuni della vicina Emilia Romagna. Il 14 settembre 2009, alle ore 22:05 nuova scossa, sempre di magnitudo 4.2. Dopo 10 anni esatti il 9 dicembre 2019, alle ore 04:37 la terras tremò e si fece percepire con una scossa di magnitudo 4.5.
Nel 2021, è precisamente la notte di venerdì 21 ottobre, alle ore 5:49, una scossa di magnitudo 3.4 sveglia gli abitanti di Scarperia e S. Piero e Borgo S. Lorenzo, più precisamente nella frazione si Luco del Mugello, avvertita chiaramente a Firenze e ij alcuni Comuni dell’Emilia Romagna.
Fino ad arrivare alla notte di venerdì 21 ottobre 2022, quando alle ore 5,49, si registrò una scossa di magnitudo 3.4 sulla Scala Richter tra i comuni di Scarperia e S. Piero e Borgo S. Lorenzo, più precisamente nella frazione si Luco del Mugello, avvertita chiaramente a Scarperia e frazioni e meno distintamente a Borgo S. Lorenzo, Barberino di Mugello e Firenzuola. Anche in questo caso tremarono molte abitazioni di Firenze e dei comuni dell’Emilia Romagna limitrofi alla zona di confine col Mugello.
agi