Premio Nobel per la medicina a chi ha inventato il vaccino contro il Covid

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Leggendo qua e là inciampo in un articoli a firma del comitato Avvocati Liberi, un gruppo di persone che si vogliono liberi dalle catene della globalizzazione. Per esempio hanno da dire la loro sul prestigioso riconoscimento del premio Nobel per la medicina assegnato ai professori Drew Weissman e Katalin Karikò, cioè coloro che avrebbero sviluppato la tecnologia che ha portato alla creazione dei vaccini mRNA Covid.

Come giornalista ho il dovere di far sentire i suoni delle campane e credo sia giusto anche la fustigazione che il gruppo libero da ogni catena “assegna” alla a coppia di scienziati. In pratica i due ricercatori sono stati premiati per aver trovato il modo di applicare alla popolazione mondiale, in massa, una tecnologia sperimentale prima della pandemia, che tale è rimasta anche durante la pandemia, solo che la sperimentazione è stata trasferita sull’essere umano senza colpo ferire e somministrata a milioni di persone con la promessa di proteggerle contro la malattia grave della Covid-19.

Già questa prima presentazione presta il fianco a moltissime obiezioni, poiché questi “inventori” non hanno inventato nulla, non è che sono loro i geni che hanno scoperto o ideato la tecnologia a mRNA o che hanno trovato il modo con essa di curare il cancro, ma sarebbero coloro che, un bel giorno, hanno pensato di fare un’applicazione concreta della tecnologia inventata da altri senza sperimentarla prima, senza sapere se funzionava, senza sapere quali effetti poteva avere sulle persone, senza conoscerne le conseguenze e, soprattutto, senza alcun tipo di freno o limite bio-etico. Tuttavia le domande  sono doverose: è effettivamente la svolta o solo un’illusione? Il vaccino ha fatto effetto o il Covid alla fine è mutato diventando una sorta di influenza tollerabile dal corpo umano?

Più facile di così!

Per rendere meglio l’idea si consideri che il premio Nobel non è stato dato a chi nel 1961 scopriva l’RNA messaggero (mRNA) o a chi negli anni ‘70 capiva come l’mRNA avrebbe potuto essere consegnato all’interno delle cellule (tra i quali figura anche il prof. Robert Malone); solo vent’anni dopo, negli anni ’90 del secolo scorso, si iniziò a pensare di usare l’mRNA a scopo terapeutico ed ora, con la pandemia il messaggero RNA in una fialetta, hanno venduto il brevetto alle farmaceutiche che l’hanno distribuita al mondo intero e venduta pure a caro prezzo.

Il prodotto farmaceutico risultato dalla loro applicazione è, ne più ne meno, che un prodotto commerciale, un business dei potentati multinazionali che invece di essere semmai distribuito gratuitamente al mondo, viene venduto senza ritegno.

Il paragone viene facile: se pensiamo all’energia nucleare, il Nobel per la fisica fu dato giustamente all’inventore della tecnologia della fusione Albert Einstein ed all’italiano Enrico Fermi, ma di certo nessuno mai ha pensato di premiare con il Nobel per la Pace lo scienziato Robert Oppenheimer che ebbe l’idea di applicare la tecnologia nucleare in campo militare “inventando” la bomba atomica o al presidente USA Henry Truman che diede l’ordine di sganciarne un paio ad Hiroshima e Nagasaki.

Eppure anche costoro, con quelle applicazioni, hanno garantito la pace nel mondo.

Ecco, il premio Nobel per la Medicina 2023 assegnato a due scienziati equivale al premio Nobel mai dato a chi ha regalato al mondo la bomba atomica, cioè dato a chi ha sperimentato un’applicazione medicale pericolosa (pure inefficace) e che dimostra in maniera plastica il grado di corruzione globalista oramai dilagante, che travolge anche la libertà e l’autonomia della Scienza, oramai divenuta una scienza inquinata e inaffidabile elevata a dogma o fede da non contraddire assolutamente.

Opinioni è vero ma anche mezze verità. Per far cessare la guerra gli americani sganciarono la bomba atomica che in effetti portò la pace nel mondo (temporaneamente) . Al presidente Obama è stata conferita la magnifica onorificenza quale “operatore della pace” per poi scontare almeno 10 scenari di guerra alimentati dalla potenza bellica americana.

Il premio Nobel forse doveva essere assegnato a quei medici che hanno compiuto il miracolo di combattere a mani nude il Covid 19 e che stanchi , esausti e malconci non hanno mai mollato.

Franco Marella

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